"Linea Verde Italia" farà tappa a Cagliari per raccontare come la salvaguardia del pianeta passi attraverso la conoscenza, la ricerca e la sua valorizzazione. La puntata si svilupperà attraverso un racconto che mira a far comprendere l’importanza del patrimonio naturale che ci circonda, un dono nelle mani di tutti, e che va rispettato. Elisa e Monica partiranno dal Parco Naturale del Molentargius, perché Cagliari è tra le pochissime città in Europa che ha due stagni molto grandi all’interno dell’area metropolitana. E spiegheranno come le zone umide siano pilastro dell’ecologia, tanto da essere tutelate dalla convenzione di Ramsar. Il percorso continuerà all’aeroporto di Elmas perché la tutela della biodiversità passa anche dall’aeroporto: Agenzia delle dogane, Polizia di Frontiera e Guardia di finanza, in un grande lavoro di squadra, operano attivamente affinché il materiale naturale, sabbia, conchiglie, ciottoli, ecc.., non venga portato a casa come souvenir. Protagonista della puntata sarà anche l’Università di Cagliari che, con diversi progetti di ricerca, tra i quali i biopolimeri ottenuti dagli scarti della lavorazione dell’aloe, o il risanamento delle vecchie aree minerarie con il recupero di risorse dai depositi di scorie ricchi di metalli, o ancora, la trasformazione degli scarti delle cave di Orosei, determina la sua vocazione per lo studio di un futuro migliore grazie al riutilizzo di materiali che diversamente alimenterebbero il volume dei rifiuti. E a proposito di preservazione del Pianeta e delle sue specie, importante sarà il racconto della Banca del Germoplasma, come progetto visionario di archiviazione dei semi, per tutelare sia le piante spontanee autoctone che le piante coltivate e raccoglie persino tutti i semi ritrovati nei siti archeologici. Il viaggio nelle bellezze naturali, tra vegetazione marina e terrestre, proseguirà fino all’Area Marina protetta di Capo Carbonara. Al centro della puntata il Medfest che connette il mondo del turismo, dell’ambiente e dell’artigianato in una vetrina dei paesi che affacciano sul mediterraneo. Più che un festival, un’occasione di incontro per chiedersi come rendere il mondo un posto migliore. Non mancherà la cucina che coniuga tradizione, temi di innovazione ma anche riqualificazione sociale.