Nella seconda parte del film tutti i nodi vengono al pettine, anzi, perfino qualcosa di più. La verità della vita di ognuna delle nostre protagoniste emerge interamente assumendo di volta in volta caratteristiche comiche e drammatiche. Giovanna, innamorata perdutamente di Sabelli, inizia con lui una relazione pilotata a distanza da Miranda che vuole in tutti modi far avere al suo capo la poltrona di Verbieri e a se stessa quella di Costanza. Miranda non è mossa solo dal desiderio di fare carriera ma soprattutto da un’irrefrenabile volontà di rivalsa nei confronti di tutti: del marito che la tradisce, delle compagne di lavoro che la evitano, del destino che le ha negato la possibilità di essere madre. Costanza viene a sapere direttamente dalla moglie del suo amante-capo Verbieri che i veri motivi del suo prepensionamento sono ben diversi da quelli ufficiosi. Costanza ora si sente tradita, umiliata; comprende che Verbieri, alla fine, ha molta più complicità e affetto nei confronti della moglie che per lei, capisce che tutti quegli anni sono stati spesi invano e per reazione si abbandona alla depressione e ad un suo antico e segreto vizio: il whisky. L’aria di smobilitazione ormai la si respira in ogni angolo del grande palazzo delle assicurazioni, Sabelli e Schisa affilano le armi, ricorrendo a mezzi non del tutto leciti. Sono in molti a sentire aria di licenziamento e ad essere seduti su di una sedia scricchiolante. Chi è maggiormente preoccupata è Agnese, vista la condizione di unico sostegno economico della propria numerosa famiglia: tre figli, un marito disoccupato, una madre ipocondriaca, spese quotidiane e mutuo mensile. Insieme a Romeo, che continua a fingersi ispettore mandato dalla sede di Milano, trama contro tutti coloro che rappresentano per lei un pericolo e un’insidia. È chiaro, lei vorrebbe che alla direzione generale andasse il proprio capo, Campagna, il quale, però, di tutti è il più pacifico, il meno agguerrito e, di conseguenza, il meno papabile. Agnese e Romeo si infilano in situazioni buffe e astruse e tutto il loro confabulare e tramare non porta mai a nessun risultato determinante. Non s’accorgono nemmeno che l’unico che sta veramente ottenendo qualcosa di concreto è Sabelli, grazie alla puntigliosa regia di Miranda e all’inconsapevole aiuto di Giovanna, che finisce col mettere nei guai colui che è il principale rivale di Sabelli: Schisa. Ma le cose si complicano ulteriormente per tutti, le storie personali si intrecciano e tutt...