Il dottor Michelangelo Bartolo, cinquant’anni, responsabile del Centro di Telemedicina dell’ospedale San Giovanni di Roma e dal marzo 2022 direttore dei servizi di telemedicina della Regione Lazio, commenta le immagini dal suo computer: “Qui ero a Maputo e questo è Salimu, cinque anni, HIV positivo, lo avevano dato per spacciato. Appena mi ha visto mi ha stregato con questo sorriso … in quel momento mi è nata l’idea della telemedicina con l’Africa.” Salimu oggi è vivo. La telemedicina e la vita di Michelangelo Bartolo, entrato a far parte della Comunità di Sant’Egidio quando aveva neanche 16 anni, saranno il pretesto per raccontare un viaggio all’interno della Comunità di Sant’Egidio, conosciuta anche come “l’ONU de’ Trastevere” per le sue molteplici attività tutte rivolte ad eliminare le divisioni di razza e religione, e a sostenere e a dar voce agli ultimi della terra. Incontreremo personaggi “storici” della Comunità come Don Vincenzo Paglia e il Cardinale Matteo Zuppi, ma anche chi è impegnato a preparare pasti caldi, chi gestisce i doposcuola per i bambini, e i tanti medici sparsi nel mondo che attraverso la telemedicina supportano volontariamente Michele Bartolo nel suo lavoro.