Talpe, cani da guardia citizen journalist e WikiLeaks: nelle loro mani il "Quinto potere", quello che intende controllare gli altri quattro. Julian Assange e il suo collega Daniel Domscheit-Berg, con un piccolo budget di partenza, creano una piattaforma on line per ricevere in forma anonima informazioni riservate: l'obiettivo è tentare di controllare le azioni dei potenti, manovre governative e crimini aziendali. La storia ha inizio qui. In breve tempo il progetto di Assange e Domscheit-Berg decolla e la loro piattaforma riesce a mettere in circolazione notizie scottanti, quelle che neppure i più potenti media riescono a svelare. Ma qual è il prezzo da pagare quando si decide di mettere in circolazione informazioni così riservate? Diretto da Bill Condon (già regista di due capitoli di "Twilight", nonché del pluripremiato "Dreamgirls") è basato sui libri “Inside Wikileaks” di Daniel Domscheit-Berg e “Wikileaks” di David Leigh e Luke Harding. L'adattamento per il grande schermo è stato curato da Josh Singer (già sceneggiatore e produttore di serie tv come "Lie To Me" e "Fringe"). Protagonisti sono Benedict Cumberbatch nei panni di Assange e Daniel Bruhl in quelli di Daniel Domscheit-Berg. “Il film non è un documentario e non aveva intenzione di esserlo”, afferma Condon. “Esistono già diversi documentari di buon livello su WikiLeaks e sicuramente ne arriveranno altri. Noi volevamo fare qualcosa di diverso, esplorare alcune delle maggiori problematiche che WikiLeaks ha messo in luce, mentre intanto portiamo il pubblico a vivere un viaggio emozionante, assieme a un personaggio affascinante della nostra epoca. IL QUINTO POTERE rappresenta solo una parte e un’interpretazione della storia di WikiLeaks. Sicuramente, ci saranno altri capitoli di questa storia in futuro ed è anche questo che la rende così affascinante”.