Genova, 1943. Un piccolo truffatore sempre alla ricerca di nuovi modi per raggirare il prossimo, si spaccia per ufficiale dell'esercito italiano. Il suo intento è quello di frodare i familiari dei prigionieri di guerra catturati dai nazisti, promettendo, dietro lauto compenso, una loro immediata scarcerazione.
Scoperto dalla Gestapo, l'uomo viene incarcerato a San Vittore. L'unico modo per sperare di ritornare libero è quello di collaborare con i nazisti, fingendosi il Generale della Rovere, un blasonato eroe badoglino. Il militare, tra i maggiori esponenti della resistenza, è da poco stato ucciso dall'esercito tedesco, ma la notizia non è ancora trapelata tra i partigiani.
Impersonando l'uomo, Grimaldi deve riuscire ad ottenere notizie per scoprire chi siano i membri ancora latitanti dell'esercito di liberazione e i loro fiancheggiatori.
Ma il suo compito di talpa lo porta a confrontarsi con persone dai sentimenti talmente nobili da scatenare in lui una devastante crisi di coscienza...

Pellicola drammatica ispirata ad un fatto di cronaca realmente accaduto e trasposto in racconto dal giornalista Indro Montanelli. Per il regista Roberto Rossellini, scomparso a Roma il 3 giugno del 1977, si tratta di una prova commovente e poetica, caratterizzata da una forte tensione narrativa.
Nel ruolo del protagonista è Vittorio De Sica, in questo film alla sua prima prova in un ruolo serio. L'attore e regista nato a Sora, dà vita a un'interpretazione intensa, espressione di un grande talento, confermato da prove indimenticabili come Sciuscià e Ladri di biciclette.