Il film è tratto dall’omonimo romanzo che valse a Boris L. Pasternak il premio Nobel per la letteratura nel 1958. Un bellissimo film che comunque non raggiunge le vette del libro da cui è tratto. E’ la storia di Yurij Andrèevic Zivago medico e poeta sposato con la cugina Tonja. Il dottor Zivago si innamorerà poi al fronte della bella crocerossina Lara Antipov. Per tutta la vita si dividerà tra le due donne. La guerra non gli sarà certo di aiuto. E alla fine morirà solo e povero, per un arresto cardiaco.
La pellicola, tratta dal capolavoro di Boris Pasternak (1890 - 1960), uscita nelle sale cinematografiche nel 1965, ottenne un enorme successo di critica e pubblico. Tra i premi ottenuti figurano 5 Oscar, 5 Golden Globe, 3 David di Donatello e un Grammy.
Per Lean, invece, già due volte premio Oscar per la direzione de Il ponte sul Fiume Kwai e Lawrance d’Arabia, l’amarezza per non aver ottenuto la statuetta per la Miglior regia.

L’opera, oltre all’indiscussa qualità cinematografica, ha un alto valore culturale: quello di aver fatto conoscere al grande pubblico un classico della Letteratura che, in Unione Sovietica, per lungo tempo ha incontrato una forte opposizione politica.
La prima stampa de Il dottor Živago, unico romanzo scritto da Pasternark, infatti, è stata pubblicata in anteprima mondiale in Italia nel 1957 ad opera della lungimirante e coraggiosa azione di Giangiacomo Feltrinelli.
Per l’opposizione del governo Chruščёv, allo scrittore fu addirittura impedito di ritirare il Nobel per la Letteratura.
In Russia, Il dottor Živago è stato pubblicato nel 1988 - 31 anni dopo l’edizione italiana e 23 anni dopo l’uscita del film di Lean - solo in seguito alla politica di ricostruzione economica, culturale e politico-legislativa, messa in atto da Michail Gorbacëv.