Mentre Daenerys libera gli schiavi di Meereen e Jamie assegna a Brienne una nuova missione, a Jon viene dato il permesso di guidare un gruppo di Guardiani fino all'accampamento di Craster. Bran e i suoi compagni di viaggio, invece, vengono presi in ostaggio. La puntata si apre sulla conquista di Mereen. Verme Grigio e un esiguo numero di uomini si introducono nella città attraverso i tunnel delle acque. Incontrano un gruppo di schiavi che discute sul da farsi: ribellarsi o meno? E se la ribellione li portasse solo alla morte? Verme Grigio spazza ogni dubbio: tutti gli uomini devono morire, ma se morte deve essere è meglio un giorno da liberi che tutta una vita in catene. Scoppia infine la rivolta. I padroni vengono catturati e la città consegnata a Dany. La giovane Targaryen mantiene la promessa fatta qualche tempo prima e fa crocifiggere 163 padroni, lo stesso numero di bambini che hanno accompagnato il suo avvicinarsi alla città. Ad Approdo del Re, Jaime continua ad allenarsi con Bronn. I due hanno un confronto su Tyrion. Bronn crede che il folletto sia innocente. Anche Jaime sembra della stessa idea, molti odiavano Joffrey e il veleno non è nello stile di Tyrion. Bronn suggerisce a Jaime di andare a chiederlo al diretto interessato. Jaime non se lo fa ripetere. Sansa, intanto, al sicuro sulla barca di Ditocorto scopre di essere in viaggio verso Nido dell'Aquila, dove risiede sua zia Lysa, promessa sposa di Ditocorto. Sepolto "l'amato Joffrey", Margaery, su consiglio di Lady Olenna, approfitta del fatto che Cersei è impegnata col processo di Tyrion, per avvicinarsi al nuovo re: Tommen.