Dante (Marco Giallini) lancia ai suoi studenti una delle sue intriganti sfide: ciascuno di loro si deve immedesimare in un emarginato dei giorni d’oggi. Passeranno un’intera giornata vivendo come dei disagiati, un espediente per far conoscere ai ragazzi le loro paure e far loro comprendere nel migliore dei modi lo spirito dei “Miserabili” di Hugo. In accademia non sono giorni di grandi avvenimenti, anzi: Lucia (Irene Ferri) sta preparando gli scatoloni per andarsene il prima possibile; Sara (Stella Rotondaro) “perde” improvvisamente la sua voce e non riesce più a cantare; Furio (Massimiliano Varrese) non ha i soldi per pagare l’affitto: la sua condizione non è di tanto migliore di quella di un senza tetto. A dire il vero una buona notizia c’è: Don Marco offre a Matteo (Giovanni Esposito) l’occasione di esibirsi nell’aula di recitazione dell’accademia delle arti, per una serata “speciale”. Nel frattempo, Virgilio (Francesco Paolantoni) prosegue il suo percorso per riconoscere chi sia suo figlio. Adesso è il turno di Marcello, che sorprende mentre ruba dei cd in un negozio. Scoperto dalla guardia, Marcello finirebbe nei guai se non intervenisse Virgilio, che gli promette di non dirlo a sua madre. Il “viaggio” dei ragazzi nel mondo del disagio è di forte impatto: Paola (Giulia Bevilacqua) reincontra Juanita, che scappa. Rincorrendola, la ragazza cade, viene sbeffeggiata e nessuno si offre di soccorrerla. Furio litiga con Rebecca (Milena Mancini): non ha il coraggio di dirle che non ha un posto dove dormire. Rebecca torna a scuola, depressa, e incontra Sara, più triste di lei per il fatto di non riuscire a cantare. Le due amiche si abbracciano sostenendosi a vicenda. Simone (Primo Reggiani) si finge un profugo di guerra ed entra in un negozio di abbigliamento, da dove esce con un maglione (che gli hanno regalato) e una sciarpetta (che ha rubato). Furio invece fa amicizia con un senza tetto, con il quale si ubriaca. Quando il giovane incontra gli altri studenti, nasce un diverbio tra lui e Simone e i due vanno alle mani. Interviene subito la polizia, che vorrebbe arrestarli, ma ancora una volta Dante riesce ad appianare le cose. Invitato da don Marco, Dante partecipa allo spettacolo di Matteo, che si rivela ai suoi occhi per la prima volta come un comico di prim’ordine, capace di far ribaltare dal ridere il pubblico, formato quasi esclusivamente da suore e da rappresentanti religiosi. Un autentico tripudio. Matteo firma addirittura i suoi primi autografi, e...