Henrik e la squadra della polizia criminale trovano all’interno di un barile, il corpo scheletrizzato della dottoressa Brigitte Kehl. La dottoressa alla fine degli anni ’80, praticava l’aborto clandestino sulle donne che desideravano interrompere la gravidanza in quanto lo Stato riteneva la pratica ancora illegale. Il caso mediatico fu ampio infatti Henrik e Julia decidono di incontrare il marito della defunta, in quanto principale indiziato del caso, successivamente assolto. L’uomo spergiura di essere innocente e invita la polizia ad indagare su Erich Spindler, fervente difensore della vita ed anti-abortista, che si era scontrato in passato con la dottoressa. Henrik e Julia interrogano Erich il quale ha un alibi, dimostratosi falso in quanto Michael Porsch, l’uomo che testimoniò di aver passato con Erich la serata, confessa di aver mentito e rivela che sia lui che l’indagato avevano perso un figlio a causa dell’aborto. Nel frattempo la scientifica scopre all’interno del cappotto della donna, una mappa, una lettera e due ricevute del taxi che rivelano i suoi ultimi spostamenti. Brigitte Kehl aveva scoperto infatti che Erich, nonostante si professasse in pubblico un fervente anti-abortista, aveva aiutato la sua stessa figlia ad abortire. Sfortunatamente l’operazione fu fatale per la giovane ragazza che morì. Brigitte, intenzionata a rivelare a tutti la verità, viene uccisa proprio da Erich per evitare che la notizia potesse diffondersi.