In un bosco vengono ritrovate le ossa di un cadavere ed Henrik e la squadra della polizia criminale avviano le indagini per scoprirne l’identità. Vicino al corpo viene rinvenuto un orologio con le iniziali J e R. Dopo una verifica, Tom scopre che le iniziali fanno riferimento a Johannes Rathmann, capo di una banca privata, scomparso nel 2008. Henrik interroga la moglie della vittima la quale conferma che l’orologio apparteneva a lui e insieme alla figlia Svenja, indicano come sospettato Sebastian Voss, un ex dipendente il quale era stato licenziato da Rathmann stesso. L’uomo era stato ucciso da tre colpi di fucile, il quale doveva essere utilizzato con due mani. Dettaglio che scagiona Voss il quale aveva una mano lesa da un precedente incidente. L’uomo rivela che nel 2008, a seguito del crollo della borsa di New York, tutte le banche erano in perdita e la maggiore cliente della banca, Constanze von Herrndorf , aveva perso tutto il suo patrimonio, a seguito di un rischioso investimento fallito. La politica finanziaria di Rathmann era molto cauta, infatti questa rischiosa operazione era stata attuata dal futuro genero dell’uomo nonché suo dipendente, Felix Franzen, falsificando la firma del suo capo, per poter dimostrare a quest’ultimo il suo valore. Rathmann scopre l’azione di Felix e inoltre che sua figlia Svenja è incinta. Decide così di invitare Felix nel suo accampamento e gli comunica che se lui lascerà sua figlia, sistemerà l’inconveniente con la cliente e non lo denuncerà. Felix non accetta e Rathmann minaccia il ragazzo con un fucile. A seguito di uno scontro, Felix spara un colpo sulla spalla dell’uomo il quale cade a terra agonizzante. In preda al panico Felix decide di sparare ancora e mettere fine alla vita dell’uomo.