Durante il Festival di Cannes, un fotografo ritrae per caso una ragazza bellissima che cerca di mettere a segno un colpo. La foto finisce su un giornale e alcuni gangster che la credevano morta, avendo dei conti in sospeso con lei, si mettono sulle sue tracce... Brian De Palma non è nuovo ai giochi di specchi narrativi, agli intrecci temporali, a confrontarsi, insomma, in prima persona con la Storia del Cinema. Suo riferimento massimo è sempre stato Alfred Hitchcock che in “Femme fatale” forse si riconoscerebbe (streep tease escluso) nella scelta dell’algida protagonista Rebecca Romijn, bionda come tutte le eroine del regista inglese. Grande (meta)cinema da guardare non solo con gli occhi ma soprattutto con uno sviluppato gusto cinefilo.