Ezra Pound, nato il 30/10/1885 e scomparso il 1/11/1972, è stato un grande e controverso poeta americano. Iniziatore di movimenti d’avanguardia come l’Imagismo ed il Vorticismo, Pound lascerà un segno incancellabile nella cultura inglese, come ha fatto Einstein per la fisica. A lui è dedicato il documentario in onda. Nel 1908 approda a Venezia per fare una vita da poeta e prende le distanze dalle sue radici, dove nessuno è in grado di insegnargli a scrivere. Sceglie l’Europa quale terra fertile di cultura e tradizioni. Un modello per gli Stati Uniti, fondato sulle opere di grandi letterati come Dante e Guido Cavalcanti. Attratto dal suo fervore culturale, da Venezia Pound si trasferisce a Londra che: “Era il centro creativo per scrittori in lingua inglese. Detti una serie conferenze sui poeti trobadorici”. Nel pubblico c’era l’amica di W.B.Yeats, che divenne poi mia suocera. Olivia Shakespeare, diventa il trampolino per l’ingresso di Pound nel mondo letterario Londinese. Il sostegno editoriale del poeta americano prosegue con James Joyce – come racconta nella sua intervista il Prof. Massimo Bacigalupo: “Fu Pound a dire a Joyce che era inutile continuare a vivere a Trieste e che doveva andare a Parigi. Joyce accetta questo consiglio e la sua vita poi si svolge in Francia dove termina “l’Ulisse”. A Parigi Pound incontra Gertrud Stein e insieme sostengono un discepolo d’eccezione come Ernest Hemingway: “Ezra consacra un quinto del suo tempo alla poesia ed il resto ad aiutare gli amici dal punto di vista materiale-artistico; li difende, fa pubblicare le loro opere e li fa uscire di prigione”. Dopo Parigi, Pound lascia questo mondo che lo distraeva e cerca un luogo più tranquillo dove insediarsi. Alla fine decide che il posto ideale è Rapallo, dove lo ricorda Eugenio Montale: “Era uomo molto robusto con barba color carota. Aveva già scritto le poesie provenzali di “Personae” e “Maschere”, tra le sue cose più belle che in me suscitavano grande suggestione.” All’epoca della “Marcia su Roma” Pound comincia ad interessarsi al fascismo; “Non credo che all'inizio fosse particolarmente interessato – commenta Bacigalupo – è ancora un periodo in cui soprattutto si dedica alla scrittura dei Cantos, perché vuole pubblicare un poema di oltre cento Cantos ispirati dalla Divina Commedia. A Roma, il 30/1/1933, Pound consegna a Mussolini i suoi primi “XXX Cantos". “L’unica volta che ha incontrato il Duce – specifica la figlia Mary - non è stato grazie a intrallazzi, ...