Un uomo molto abbiente si rivolge a Sherlock Holmes dicendo che gli è stata trasmessa di proposito una malattia incurabile. Per insegnarle i trucchi del mestiere Sherlock manda Joan in una tintoria molto sospetta. L'episodio si apre su Watson, Holmes e Bell che stanno ispezionando una scena del crimine, due vittime, due guardie di sicurezza di un museo. Mentre Sherlock istruisce Jaon sui trucchi del mestiere, i nostri vengono avvicinati dall'autista di una limousine, Crabtree. L'uomo lavora per un certo Gerald Lydon, un riccone, che li invita a fare un giro. Nell'auto c'è anche l'infermiera personale di Lydon. Questi rivela di essere affetto da demenza senile e che, presto, la malattia lo condurrà alla morte. Lydon è, però, convinto che la malattia gli sia stata trasmessa volontariamente da qualcuno. Quindi la sua imminente morte sarà in tutto e per tutto un caso di omicidio. Lydon vuole che Sherlock scopra chi sia il suo assassino. Il detective pone le sue condoglianze ma poi declina. Quella malattia è ereditaria. Nessun omicidio. Lydon, però, non è un uomo che si arrende e Sherlock finisce per capitolare. Insieme a Watson, si reca in un laboratorio di genetica dove incontra Natasha Kadmon, autrice di un saggio sul "gene killer". La scienziata è al corrente che Lydon sostiene di essere stato "infettato" e afferma che, in effetti, al mondo ci sono sette persone in grado di trasmettere quella malattia...