Ritroviamo il nostro Holmes in un'attività alquanto "insolita": sta cercando di soffocare un uomo! Ma non c'è da preoccuparsi, l'uomo in questione è già morto e Holmes è solo impegnato in una sorta di esperimento scientifico all'obitorio. Poi, mentre se ne sta andando con la sua inseparabile ombra, al secolo Watson, Holmes nota che alla struttura è stato appena portato un altro cadavere. Il detective chiede all'attendente dell'obitorio quando verrà eseguita l'autopsia. Mai, risponde l'altro, non ci sarà alcuna autopsia. Watson deduce che l'uomo sia morto in seguito a un infarto. Holmes nota un piccolo puntino blu sulla testa del paziente. Sono quelli che si usano per marcare le zone da colpire con radiazioni. Il paziente aveva un tumore al cervello. Le trombosi sono complicazioni abbastanza frequenti in questi casi. Una trombosi ha portato a un embolo polmonare che, infine, ha causato l'attacco cardiaco. Quindi Watson aveva ragione, certo, ma è come ci è arrivata che è totalmente sbagliato! Conversazione chiusa? Neanche a parlarne. Holmes chiede in che stanza sia morto il paziente. La 704. Holmes corre fuori dall'obitorio. Watson gli chiede cosa stia mai accadendo. Mentre percorrono i corridoi dell'ospedale Holmes dice a Watson che l'infarto doveva sembrare naturale ma che naturale non è stato. Siamo di fronte a un omicidio. Provocato da epinefrina. Watson ribatte che l'epinefrina è adrenalina, è usata proprio nei casi di infarto. Holmes si limita a rispondere con un "perfetto!". Poi, nonostante le obiezioni dell'infermiera, Holmes fa irruzione nella 704 intimando di fermare le operazioni di pulizia. Ci sono delle indagini da portare avanti...