Documentario
Di là dal fiume e tra gli alberi
Chi guarda Bergamo per la prima volta, nota subito la sua architettura unica. La città è divisa in due parti: Alta e Bassa, separate dalle imponenti mura venete, costruite nel 1500 e perfettamente conservate. Per salire nel nucleo più antico, si prende una funicolare che ha 150 anni e offre panorami mozzafiato sulla città e la pianura sottostante. Ci si mantiene in forma a camminare su e giù per le sue strade e le ripide scalinate che collegano la Città Bassa e quella Alta. Girovagando senza una meta precisa, ci si lascia suggestionare dal luogo e dalle persone che si incontrano. Come succede a Monica Ghezzi autrice del doc in onda. Capita poi di rimanere affascinati dai toponimi di alcune strade o di vicoli che si imboccano casualmente. Come Via Porta Dipinta, Piazza del Fieno o Piazza Mercato delle Scarpe, una delle più antiche piazze di Bergamo Alta. Qui il tempo si è fermato e la struttura urbanistica è rimasta quella delle sue origini. Ce lo spiega Nino Gandini, bergamasco d’adozione, mentre sullo schermo del suo televisore scorrono le immagini in bianco e nero di un filmato Super8 realizzato negli anni ’20 da suo padre, durante una gita famigliare fuori porta, in Val Seriana. Nino, classe 1933, ma solo sulla carta, non è il “tipico bergamasco chiuso e un po' ruvido” come a volte siamo portati a pensare. Ha una moglie svedese e figli e nipoti sparsi tra i vari continenti. Nino ci spalanca la porta di una Bergamo meno raccontata, lontana dal cliché della città industriosa e iper-produttiva come spesso viene descritta. Una Bergamo più sensibile, pervasa da una spiccata anima creativa espressa dai molti artisti che proprio qui hanno trovato terreno fertile per coltivare e crescere il proprio genio. Da Gaetano Donizetti a Caravaggio, nato a Milano ma cresciuto nel bergamasco. Una città di talenti che, tra gli altri, ha visto la nascita delle creazioni dello scultore Giacomo Manzù e di suo figlio Pio, designer e ingegnoso inventore della Fiat 127. A Bergamo è nato anche Ermanno Olmi, uno dei grandi maestri del cinema italiano, che nella bassa bergamasca realizzò uno dei suoi capolavori: “L’albero degli zoccoli”. A Treviglio, nei pressi di una delle cascine dove Olmi girò alcune scene, oggi c’è un murale ispirato all’opera del regista. Davanti all’immagine del bambino con lo zoccoletto rotto, incontriamo l’autrice del disegno: la visual artist Ale Senso. Nel magnifico chiostro del Monastero del Carmine, nella città alta, incontriamo lo scrittore Cl...

Domande frequenti

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Di là dal fiume e tra gli alberi inizia alle ore 07:10

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Di là dal fiume e tra gli alberi va in onda il giorno 26-12-2024

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