I profilers si trovano a indagare su due omicidi che sembrano avere a che fare con un culto nato da circa 9 anni. Le vittime sono una ragazza, Nina Skinner, ora nota come Floressa, e un ragazzo, Charlie Clayton. L'uccisione è avvenuta nello stesso modus operandi. Reid suppone che l'SI potrebbe covare un profondo odio verso la religione. Rossi ipotizza che potrebbe essere esattamente il contrario: un fanatico poco incline a tollerare "deviazioni" dall'ortodossia. Nel corso delle indagini, un vicino di Charlie, rivela che il ragazzo aveva ricevuto una visita da un uomo che lo chiamava "Taylor". Anche in questo caso, quindi, un secondo nome. C'è, purtroppo, una terza vittima. Una cameriera, Brianna per tutti, Carol per il killer. Lo schema si ripete. Reid trova parecchie somiglianze tra l'attuale SI e Smith, un serial killer che operava negli anni Ottanta. C'è anche un altro particolare che contribuirà a mettere i nostri sulla strada giusta. Sul corpo di Florsessa, infatti, il coroner ha trovato una grande quantità di larve, incongruenti con l'orario dell'omicidio. Reid scopre che le larve provengono da una differente zona del Paese. Devono essere, quindi, state trasportate sul luogo del ritrovamento. Come?