Castle e sua figlia Alexis si trovano in volo verso Londra. C'è qualche turbolenza e una piccola incomprensione con la ragazza, ma tutto passa in secondo piano con una video chiamata di Beckett. Il pilota dell'aereo dice a Richard che Kyle Ford, l'agente di sicurezza dell'Air Marshal a bordo, è sparito nel nulla. Tra i passeggeri non ci sono rappresentanti dell'ordine e uno scrittore consultente ufficiale dell'F.B.I. può sicuramente dare il suo contributo. Castle inizia le ricerche dall'area bagagli, dove viene ritrovato il cadavere di Ford. La sua pistola d'ordinanza è mancante. Mentre Beckett e il resto della squadra si mette al lavoro da terra, tocca a Castle ricostruire i movimenti di Ford con l'aiuto di Alexis. I primi sospetti si orientano su un passeggero, Isadore Baldon. La sua identità, infatti, è falsa. Il suo vero nome è Aiman Haddad ed è uno studente siriano. Ma aver mentito sulla propria identità lo rende necessariamente anche un omicida? Forse no, ma un collegamento diretto con le attività dell'ISIS compromette ulteriormente la posizione di Haddad che, vistosi scoperto, si chiude in bagno da dove fa una chiamata: "sarà presto finita", le sue parole. Non certo un buon augurio...