Amityville è una piccola località marittima nello stato di New York dove, nel 1974, sono state brutalmente uccise 6 persone: al 112 di Ocean Avenue, indirizzo dell'abitazione teatro del Massacro di Amityville, Ronald DeFeo Jr. sterminò a colpi di fucile i genitori Ronald DeFeo, Sr. e Louise DeFeo, e i suoi quattro fratelli e sorelle (Dawn; Allison; Marc e John Matthew). Tale fatto ha ispirato un’intera saga di film horror composta da ben 9 pellicole, ma non solo. La storica località Amity Island, infatti, nome della cittadina in cui si svolge il film Lo squalo di Steven Spielberg, è anch’essa è ricollegabile alla città di Amityville.
Amityville Possession, dopo Amityville Horror, è il secondo film che prende spunto dal massacro avvenuto 36 anni prima. Qui si narrano le strane vicende della famiglia italo-americana Montelli che, dopo essersi trasferita nella nuova casa di Amityville, è sconvolta da presenze paranormali. La madre Dolores (Rutanya Alda) è la prima ad intuire che nella villa c’è qualcosa di sinistro: Sonny (Jack Magner), uno dei figli, infatti, è posseduto da un demone. Padre Tom (Andrew Prine), chiamato dalla madre per curare il figlio lo libera con un esorcismo, tuttavia, anch’egli sarà a sua volta posseduto…
L’eclettico regista Damiano Damiani, oltre alla parentesi horror, ha avuto anche esperienze con film a sfondo politico, basati su denunce sociali, contro la mafia, polizieschi e ispirati alla cronaca nera, come Quien sabe? e Il giorno della civetta, tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.
Damiani, nella carriera ha ottenuto diversi riconoscimenti. Tra questi, una Targa d’oro e un Premio Alitalia ai David di Donatello; un Gran Premio al Moscow International Film Festival per Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica e una Concha de Oro al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián per L'isola di Arturo.