Un regista in cerca di storie che si aprano all’analisi, alla critica esistenziale, all’introspezione: Marco Bellocchio, lettore appassionato e onnivoro nonché importante regista del nostro cinema, è l’ospite della seconda puntata di “Amabili testi”. Il suo studio romano, sulla Nomentana, è la casa dei suoi libri. Qui, tra scaffali carichi di testi e sceneggiature, soggetti, disegni, videocassette e dvd, lo incontra Edoardo Albinati, Premio Strega 2016, che con Bellocchio ha scritto la sceneggiatura del recente film, “Fai bei sogni”, ispirato all’omonimo romanzo di Gramellini. La biblioteca di Bellocchio appare singolare, non ordinata e soprattutto non casalinga, specchio dell’incessante lavoro del regista, sempre alla ricerca di pagine destinate a tramutarsi in immagini in movimento: il cinema. Davanti a due caffè, sfogliando libri e appunti, riflettendo sui classici, ma anche su libri d’arte e romanzi contemporanei, Edoardo Albinati e Marco Bellocchio si ritrovano così a parlare di letteratura e dei piccoli grandi vizi dei veri lettori.