Film
A Patrizia: l'irrealtà ideale, l'oggetto d'amore
Regia: Tonino De Bernardi
Con: Patrizia Vicinelli , Mariella Navale , Tonino De Bernardi
Storia di amicizia e viaggi del grande cineasta Tonino De Bernardi con la poetessa Patrizia Vicinelli, in quegli anni anime del movimento “underground” italiano. Di seguito un testo di presentazione del regista scritto nel 2006 per il festival Il vento del cinema. “E ora dal PASSATO PRESENTE che si direbbe mio tiro fuori come il mago dal cilindro anche questo 8mm salvato (è così? Ma perché? Cosa c’è da salvare?) in digitale, strappato cioè al limbo o al diluvio che già tutto ha sommerso, 55 min. circa, bianco e nero e colori, allora ERAVAMO UNDERGROUND si diceva non ci curiamo nè d’inferno nè di paradiso, ci pareva, ma intenti solo al sogno corriamo ciechi indefessi dietro a quello che ci sembra la vita, indegna di essere vissuta altrimenti, patrizia da tangeri ci chiamò, la voce chiedeva se accettavamo di pagare la chiamata dal marocco, questa era la condizione di patrizia SINE QUA NON, andammo appena ci fu vacanza dalla scuola insegnavamo (le vacanze di natale), era un richiamo era pure questa la forma d’amore, questo solo contava, era patrizia era tangeri e burroughs e il viaggio la fuga, io con mariella ad ogni vacanza scappavamo felici il più lontano possibile da casa appena si poteva, prendemmo nave traghetto e poi treno e ancora nave, era forse un modo di misurarsi ma anche cercavamo scappando, sul mare vedevamo inabissarsi in sovrimpressione il blake dei nostri sogni tra un continente e l’altro e si sa che loro in silenzio i continenti vanno alla deriva e noi ci stiamo sopra. Questa fu l’occasione, si dice, ma il film cosa è? Era il periodo che oscillavo tra sovrimpressione e no, colore e no, sempre portavo con me la mia 8mm (come oggi porto il computer? Ma questo me lo chiedevo nel 2006 ma poi inizio 2008 comprai una camera-video mini e tornarono per me l'8 e il super8, nel mio modo cioè...), per me il cinema nasceva dall’avere portare con me la cinepresa sempre, e filmavo quando dentro di me riuscivo a svuotarmi, si trattava di raggiungere un momento sospeso di vuoto, al di fuori e dentro a tutto, filmavo allora l’atto del guardare e, quando blake e burroughs e anche altri e altro erano con me e mi sorreggevano, allora diventavo epico di epicità che sapevo io e filmavo l’oggetto d’amore, e qui tra gli altri era lei al centro se centro c'è nel film. Patrizia era vicinelli, lei era una grande, poeta poetessa donna di cinema e teatro avventuriera della vita (più ancora di me e di te) e sua vittima dichiarata (più ancora), agnello immolato (scon...

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A Patrizia: l'irrealtà ideale, l'oggetto d'amore inizia alle ore 04:00

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A Patrizia: l'irrealtà ideale, l'oggetto d'amore va in onda il giorno 27-10-2024

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