Kai, Samurai senza padrone, si muove, armato della sua katana, in cerca di vendetta in un Giappone feudale popolato da streghe, guerrieri, draghi e creature sovrannaturali. Il Samurai si unisce a Oishi, leader dei 47 Ronin, per combattere contro il tiranno, l’infido Lord Kira, che ha ucciso il loro Maestro e ha reso schiavo Kai. Per ridare onore al loro feudo, Kai e il gruppo di guerrieri reietti si apprestano ad affrontare prove durissime. E mentre è impegnato in quest'epica battaglia Kai conosce la principessa Mika, scoprendo cosa significa innamorarsi... Il 14 dicembre di ogni anno i giapponesi si recano a deporre fiori al tempio Sengakuji a Tokyo sulla tomba dei 47 Ronin, per commemorare il loro eroico gesto, con un vero e proprio pellegrinaggio. La ricorrenza affonda le sue radici nel mito nipponico che narra la storia di un gruppo di samurai del 18° secolo. Ed è questa antica leggenda a ispirare il fantasy epico made in Hollywood che segna il debutto di Carl Erik Rinsch, che nel 2010 fece parlare di sè con il corto The Gift (Il dono), alla regia di un lungometraggio. Se dal punto di vista delle immagini il film rende chiaro omaggio all'arte del maestro dell'animazione Miyazaki e a quella del pittore Katsushika Hokusai, lo stile del film nel suo complesso ricorda molto quello di "Sucker Punch". Dalla sceneggiatura del film, scritta da Chris Morgan (Fast & Furious 5 e 6) e Hossein Amini (Biancaneve e il cacciatore, Drive), è stata tratta anche The 47 Ronin: A Graphic Novel un manga scritto da Sean Michael Wilson e illustrato dall’artista giapponese Akiko Shimojima. Nei panni di Kai troviamo un Keanu Reeves piuttosto credibile. Il cast include anche Rinko Kikuchi, vista di recente in Pacific Rim.